PORTALI IMMOBILIARI: NECESSARI PER LE AGENZIE O I PRIVATI?



Se prima gli utenti cercavano sul web il termine di ricerca “agenzia immobiliare”, nel 2009 il trend di ricerca si è totalmente invertito a favore di “casa in vendita”.
In Italia, i portali di annunci immobiliari raggiungono dati di traffico da capo giro. In una situazione simile è normale che i portali abbiano un potere contrattuale enorme nei confronti delle agenzie immobiliari, perché sono ormai diventati strumenti di vendita indispensabili per le agenzie.
Nel nostro Paese, in particolare, i portali di annunci immobiliari richiedono prezzi di abbonamento sempre più alti alle agenzie, ma lasciano pubblicare gratuitamente le inserzioni al privato.
Il modello dei portali italiani prevede in genere la doppia pubblicazione da parte di professionisti e privati. Di solito, come dicevamo prima, questi ultimi pubblicano, mentre il professionista paga un abbonamento mensile o annuale.
Esistono, poi, nel panorama italiano, diversi operatori orizzontali, ovvero portali non specializzati, che contengono un gran numero di inserzioni di diverso tipo (lavoro, auto, immobili, …). Da qualche anno, inoltre, cominciano a proliferare siti riservati alla vendita tra privati, dove gli agenti immobiliari non sono ammessi, come Homepal o Gromia. Precisiamo che in Italia, il tasso di disintermediazione nel mercato immobiliare si aggira intorno al 50%. 
Questa, dunque, la situazione italiana. Quanto essa sia rosea o, al contrario, buia per i professionisti dell’intermediazione immobiliare è difficile da dire, se non si effettuano paragoni con quello che avviene fuori dagli italici confini.

Come funzionano i portali all’estero?

In Paesi europei sviluppati come Francia e Gran Bretagna il mercato dei portali è più regolamentato che in Italia.

Partiamo dall’Europa, per poi allargarci al resto del mondo. In Paesi europei sviluppati come Francia e Gran Bretagna il mercato dei portali è più regolamentato che in Italia. Nel Regno Unito, per esempio, le inserzioni da parte dei privati sono vietate e i principali operatori nazionali (Zoopla, Rightmove e Onthemarket) accettano solo inserzioni di professionisti. Stessa cosa accade in Francia, con Seloger.com e Bienici. 

Il caso dell’inglese Onthemarket, in particolare, merita di essere approfondito. OnTheMarket.com, nato nel febbraio 2015, è il primo portale inglese controllato direttamente da agenti immobiliari. L’obiettivo di OnTheMarket è creare un nuovo portale immobiliare che possa garantire agli agenti immobiliari un canale terzo rispetto ai due operatori leader di mercato,  Rightmove e Zoopla. Forti della loro posizione di duopolio, Rightmove e Zoopla hanno incrementato i costi degli abbonamenti fino ad arrivare a, rispettivamente, 637GBP e 311GPB mensili per agenzia (rispettivamente €10.218 e €4.989 all’anno). La strategia di Onthemarket.com è quella di unire le forze degli agenti anglosassoni per perseguire un obiettivo comune: visibilità web del proprio portafoglio immobiliare, con regole e prezzi chiari e trasparenti per tutti.

Conclusioni

Quello che emerge da questo viaggio virtuale tra portali immobiliari nostri e stranieri è che pressoché ovunque gli agenti immobiliari risultano più organizzati che in Italia nei confronti del web. All’estero gli agenti sfruttano in maniera attiva il web, a sostegno del proprio business, anziché subirlo passivamente come minaccia di disintermediazione, come succede in Italia. 


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